Aviators Posted February 11, 2015 Posted February 11, 2015 IL VOLO NELLO SPAZIO DELL’IXV 11 FEBBRAIO 2015: STORICO LANCIO NELLO SPAZIO DELL’“INTERMEDIATE EXPERIMENTAL VEHICLE” DIMOSTRATORE EUROPEO DI RIENTRO ATMOSFERICO 10/02/2015 - ?Alle ore 14.00 (ora italiana) di domani, mercoledì 11 Febbraio 2015, prenderà il via dallo spazioporto europeo di Kourou (Guyana Francese), l'attesa missione dell'"Intermediate eXperimental Vehicle" (IXV), veicolo sperimentale europeo che, per la prima volta dopo un volo suborbitale ipersonico, rientrerà sulla terra in planata autocontrollata. Grande attenzione proprio su quest'ultima fase - quella del rientro - che rende il veicolo spaziale simile ad un aeromobile, in grado però di raggiungere l'elevatissima quota di 400 km circa e velocità ipersoniche, 5 volte superiori la velocità del suono. Interesse particolare è rivolto all'attraversamento dell' "Aerospazio", ovvero quella porzione di atmosfera che si estende da 20 a100 km di quota, limite noto come "Linea di Karman". L'Aerospazio è la naturale estensione dell'ambiente operativo nel quale l'Aeronautica Militare opera e rappresenta ormai il futuro prossimo del volo. La missione dell'IXV avrà inizio con il lancio del sistema europeo "Vega". Ad un'altezza di 320 Km sarà rilasciato dallo stadio superiore ed inserito in traiettoria suborbitale. Da quel momento l'IXV salirà ancora superando i 400 km di altezza, per poi cominciare la discesa planata verso la terra e raggiungere, a margine dell'ingresso in atmosfera, la velocità massima di 7,5 chilometri al secondo. Dall'ingresso in atmosfera la velocità sarà gradualmente ridotta in quanto l'IXV attraverserà strati di atmosfera via via sempre più densi in cui le superfici aerodinamiche di controllo, seppur di dimensioni limitate, potranno divenire efficaci ed in grado di controllare il sentiero di discesa del mezzo. Tale esperienza potrà fornire dati utili relativi all'aerotermodinamica: un settore dell'aerodinamica che studia la cinetica e la termodinamica delle miscele gassose, tipicamente nei regimi di moto ad alta velocità, caratterizzati da numeri di Mach in genere superiori proprio a 5 (flussi ipersonici) di fondamentale importanza nel progetto di veicoli adibiti al trasporto spaziale in atmosfera. Raggiunta la quota di 30 km, si aprirà un paracadute e dopo la discesa, la capsula sperimentale effettuerà lo "splash down" nelle acque dell'Oceano Pacifico, dove - sostenuta da 4 galleggianti - sarà recuperata da un'apposita imbarcazione. Importante il ruolo della Difesa al progetto IXV per la prova di system drop-test, svolta presso il P.I.S.Q. (Poligono Interforze di Salto di Quirra), nel quale sono stati verificati i sottosistemi di discesa e recupero proprio fino allo splash down del simulacro dell'IXV, avvenuto al largo delle coste della Sardegna. L'Aeronautica Militare dispone di infrastrutture e capacità presso il Centro Sperimentale di Volo (C.S.V.) all'interno del quale operano numerosi medici ed ingegneri aerospaziali, alcuni dei quali addestrati presso il Gagarin Cosmonaut Training Center di Mosca e presso la NASA. Al momento, il Magg. Paola VERDE, il Ten. Col. Angelo LANDOLFI ed il Ten. Col. Francesco TORCHIA sono Ufficiali Medici qualificati in medicina aerospaziale, mentre l'Ufficiale Ingegnere, Ten. Col. Walter VILLADEI, è qualificato cosmonauta ed è attualmente in addestramento per un prossimo volo. Dal 1 luglio 2014 all'interno del C.S.V. opera il Gruppo di Ingegneria Aerospaziale (G.I.A.S.), punto di riferimento per la ricerca e sperimentazione aerospaziale e catalizzatore delle esperienze di settore. Il G.I.A.S. è una start-up a forte vocazione tecnologica, improntata all'innovazione nell'ambito del quale specialisti, tra i 25 e i 36 anni, si cimentano nella sperimentazione di sistemi satellitari, in attività di Modelling & Simulation dei voli suborbitali. A partire dal tuttora imbattuto record di quota con velivolo a pistoni del Magg. Pezzi nel 1937, proseguendo con il lancio del satellite S. Marco del Gen. Luigi Broglio nel 1964 che portò l'Italia ad essere la terza nazione al mondo ad avere accesso allo spazio dopo Russia e USA, l'Aeronautica Militare consolida ed incrementa la propria esperienza nel settore dell'aerospazio. La parte più visibile di questa crescita continua di settore è rappresentata dagli astronauti provenienti dall'Arma Azzurra formati in Accademia Aeronautica e successivamente presso i Reparti di Volo, come il Col. pil. Maurizio Cheli, il Col. pil. Roberto Vittori, il Magg. pil. Luca Parmitano ed ultima, in ordine cronologico - attualmente in missione di lunga durata dell'A.S.I. sulla Stazione Spaziale Internazionale - il Cap. pil. Samantha Cristoforetti. Personalmente e a nome dell'AERONAUTICA MILITARE VIRTUALE ITALIANA, ci congratuliamo con un nostro membro, l'Ing. Roberto 'Tycho' pilota su BMS F-16. Che ha lavorato in prima persona a questo progetto. :clap::clap: http://www.amvi.it L'importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio ma incoscienza.
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